Soci benemeriti

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Il Centro di Cultura Italia-Asia vanta tra i suoi soci benemeriti molti illustri orientalisti, eccone alcuni:

FOSCO MARAINI (1912-2004): nel 1937 effettuò il primo viaggio in Tibet e nel 1938 si recò in Giappone per ricerche antropologiche. Dopo un ulteriore soggiorno in Tibet, pubblicò “Segreto Tibet” e “Ore Giapponesi”. Partecipò nel 1959 e 1960 alle spedizioni italiane al Gasherbum IV (Karakorum) e nell’Hindu-Kush, di cui pubblicò i resoconti. E’ stato ricercatore associato presso il College St. Antony di Oxford e docente di giapponese presso l’Università di Firenze. Tra le altre opere: “Japan Patterns of Continuità”, “Incontro con l’Asia”, “Giappone e Corea”, “Tibet, incanto orizzontale”, “Il giramondo. 60 anni di fotografia”. Per ulteriori informazioni sulla vita e le opere di Fosco Maraini visitate il sito ufficiale a lui dedicato Fosco Maraini

MARIO SCALISE: dal 1937 trascorse l’adolescenza a Tokyo, dove il padre Guglielmo era addetto militare. Dopo la laurea in ingegneria si dedicò ad un progetto di ricerca sul Giappone che lo portò alla docenza della lingua all’Is.M.E.O. e presso le Università di Torino e Pavia. E’ stato inoltre Presidente dell’Is.I.A.O. (Istituto Italiano per l’Africa e l’Oriente) di Milano e Segretario AISTUGIA (Istituto Studi Giapponesi). Per i suoi meriti è stato insignito di un’altissima onorificenza giapponese.

GIULIA MARZOTTO VALDETTARO CAOTORTA: è stata fra i primi studiosi a recarsi in Cina nel 1970 con il marito Antonio, che ha guidato due missioni ufficiali in Cina. Per la sua profonda conoscenza del mondo cinese ha operato per anni per fornire informazioni sulle realtà di quel Paese. Autrice di numerosi articoli e di un libro sulla gastronomia cinese. Curatrice di una mostra di Rubbings.

FORTUNATO FASANA: ha soggiornato a lungo in Estremo Oriente ed in Africa in qualità di medico. Autore di numerosi testi di medicina, è stato docente all’Università di Nairobi.

AKIRA TATSUMURA: figlio di un depositario delle antiche tecniche di produzione dei tessuti tradizionali, era lui stesso designato Tesoro Nazionale nipponico. Aveva studiato all’Accademia di Belle Arti di Parigi ed é stato un grande artista moderno in grado di conciliare i suoi principi di vita bohémien con gli ideali spirituali dello zen, che aveva praticato in lunghi soggiorni in un monastero di montagna in Giappone. Insieme alla moglie Emiko, aveva fatto della sua casa un “dojo”, spazio di insegnamento e di pratica, luogo di incontro e scambio culturale tra giapponesi e italiani a Milano.

GIULIANO FRABETTI: è stato Curatore del Museo Chiossone di Genova.

MATILDE GAGLIARDI: ha dedicato la vita all’insegnamento della lingua e della cultura araba, dapprima come docente presso l’Is.M.E.O. di Milano e poi presso l’Università di Brescia.