Kimono e Kimoni: esotismi linguistici e false percezioni

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Interventi di: Susanna Marino, Marco Taddei

Abstract intervento Susanna Marino: l’itinerario compiuto dal kimono come capo di abbigliamento e fonte ispiratrice, tra la fine del XIX e gli inizi del XX secolo (periodi Meiji e Taisho), prima in Giappone e poi in Europa. Inizieremo parlando dell’abbigliamento nipponico e della sua trasformazione, influenzata dal contatto sempre più sistematico con l’Occidente; vedremo, cioè, come l’abito diviene gradualmente espressione in cui il popolo può identificarsi, a cavallo fra tradizione autoctona e rinnovamento. Vedremo poi come il kimono – abito tradizionale giapponese – ha influenzato invece l’immaginario occidentale (kimonomania), e come ha dato origine ad una falsa percezione dell’indumento e del Giappone stesso.

Abstract intervento Marco Taddei: Dallo “shatsu” allo “harakiri”: gli esotismi linguistici scorretti nella lingua italiana. La crescente familiarità con pratiche e aspetti tipici della cultura giapponese è attestata anche dall'introduzione di un numero via via maggiore di termini giapponesi nella lingua italiana. Tuttavia il loro uso corrente risulta spesso improprio o perché erroneamente adattati alla sintassi italiana o perché mal recepiti. Talvolta ciò concorre a consolidare una certa immagine stereotipa e superficiale del Giappone. Durante l'incontro saranno presentati alcuni termini di uso frequente per sollecitare una riflessione sul loro utilizzo inconsapevole e promuovere una miglior comprensione della cultura giapponese.

Data: 
Mercoledì, 24. Ottobre 2018 - 18:00
Sede: 
Università di Milano Bicocca, ed. U6, aula 5 - Piazza dell'Ateneo Nuovo - Milano
Ciclo: 
I mille volti del Giappone: un percorso tra storia e immaginario
Relatori: 
Susanna Marino
Marco Taddei
Area: 
Giappone