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Unica nazione ad aver subito gli effetti di un bombardamento atomico,
il Giappone ha da allora sviluppato un rapporto ambivalente col nucleare,
diviso tra la necessità di preservare la memoria storica e la scelta
– ben supportata da motivazioni di carattere geo-politico ed economico –
di non rinunciare all’energia dell’atomo, con la drammatica conseguenza
dell’incidente di Fukushima nel 2011.
Le due parti di questo saggio sono dedicate pertanto al passato
e al presente del nucleare in Giappone: una pesante eredità con cui
dovranno misurarsi tutte le future scelte del Paese del Sol Levante.