Scarificazioni e decorazioni corporee nella vita e nell’arte dell’africa subsahariana

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La modificazione del corpo con ferite, mutilazioni e pigmentazioni è una pratica antica quanto l'essere umano. Le cicatrici ornamentali e le tecniche di pigmentazione cutanea sono tuttora utilizzate in tutto il Continente Africano. In Africa, dove l'anatomia serve a identificarsi, deformazioni, scarificazioni, tatuaggi e acconciature sono il passaggio obbligato da uno stato indifferenziato all'appartenenza a una cultura. La pelle diventa materia, supporto di espressioni, pronta ad accogliere ogni trasformazione che la allontani dalla sua condizione primigenia. Il corpo viene magnificato, diventa una scultura vivente ma da esso non emana semplice bellezza. Racconta una storia.

Bruno Albertino e Anna Alberghina - medici e grandi viaggiatori torinesi, condividono da molti anni la passione per il continente africano. Passione che li ha condotti  a percorrerne le piste polverose in un viaggio che dura da trent’anni e trova sempre nuova linfa nell’interesse per i luoghi, le culture, i riti.  Collezionisti e studiosi di Arte africana tradizionale hanno curato molte mostre di settore ed hanno pubblicato svariati libri sull’argomento l’ultimo dei quali è: “Mama Africa. La maternità nell’Arte africana”.

Data: 
Lunedì, 16. Ottobre 2017 - 18:15
Sede: 
Museo d'Arte e Scienza - via Quintino Sella 4 - Milano
Ciclo: 
Scarificazioni e tatuaggi
Relatori: 
Bruno Albertino
Anna Alberghina
Area: 
Africa sub-sahariana